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gazzanet
"Come sempre, arriva il derby di Milano. La patria della "Scala del calcio" si tinge di nero, nell'attesa di vedere la vincente dell'eterna lotta tra rosso e azzurro. Ma - non considerando l'elemento pubblico - la partita di sabato sarà particolare e condizionata da un'incertezza che resisterà fino al fischio d'inizio: come stanno le due squadre?
"Ciò che più preoccupa l'Inter sono i tamponi. O, meglio, i risultati degli stessi. Contedovrà fare sicuramente a meno dei positivi, ovvero Skriniar, Gagliardini, Nainggolan, Radu e Young, a cui si aggiunge lo squalificato Sensi. Ancora de definire il destino di Bastoni, che effettuerà un tampone di controllo nella speranza che risulti negativo. Se così sarà, il difensore sarà a disposizione per la panchina.
"L'ansia pervade i nerazzurri in particolare per i nuovi controlli, che sono stati e verranno effettuati sui nazionali. Ieri è stato il turno di Brozovic e Pinamonti, oggi toccherà agli azzurri, a De Vrij e ad Hakimi. Inutile dire che i risultati dei test influenzeranno, e non poco, l'elenco di disponibili per il derby. Conte pensa al campo con un orecchio sempre teso al cellulare, nella speranza che non squilli mai.
"Anche il Milan non è nelle condizioni migliori. Se il numero di indisponibili per il Covid è minore, i rossoneri devono fare i conti con diversi infortuni. Mancheranno sicuramente Duarte e Gabbia - entrambi positivi -, con Romagnoli che dovrà fare uno sforzo dopo l'infortunio al polpaccio, mentre Ibrahimovic è pienamente recuperato. Assenti anche Conti, Musacchio e - probabilmente - Rebic. Il croato si sottoporrà a un controllo nelle prossime ore che sancirà definitivamente le sue condizioni, ma filtra un forte pessimismo. Plausibile, dunque, una non convocazione per evitare infortuni peggiori.
"Tornano anche i nazionali: Tonali e Colombo erano in Under, mentre Dalot, Leao, Bennacer e Diaz sono già a Milano da ieri. Come ultimo punto, è da segnalare che il Milan - per scelta del club - svolge tamponi a tutta la squadra ogni giorno. Una scelta corretta, ma che implica anche una maggior probabilità di individuare positivi. E anche Pioli, come Conte, cerca di non pensarci troppo.
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