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Fiorentina, Saponara: “Ho sempre espresso il mio miglior calcio sulla trequarti”

Saponara si presenta in conferenza stampa allo stadio Artemio Franchi. Insieme a lui il DS della Fiorentina Corvino e Freitas.

Francesco Spada

L'annuncio dell'ingaggio di Saponara era arrivato nella giornata di sabato: infatti, durante la partita contro il Genoa il giocatore era in tribuna ad osservare i suoi nuovi compagni. Ecco i maggiori spunti della sua conferenza stampa tramite Violanews.

SAPONARA E IL SUO PASSATO A EMPOLI

"C’era già stato qualche flirt tra me ed il direttore. La Fiorentina non ci ha messo molto a cogliere questa opportunità. Ripagherò la fiducia della società. Ringrazio anche l’Empoli che mi ha dato l’opportunità di giocarmi questa occasione, in particolar modo il presidente e l’allenatore." Il presidente dell'Empoli aveva dichiarato che Saponara non stava più bene nella sua squadra, la replica non si è fatta attendere: " Mi sono sempre trovato molto bene lì, devo smentire le parole del presidente. Mi è dispiaciuto andarmene per la seconda volta".  Qualche parola anche per il tecnico che lo ha fatto esplodere nel Campionato italiano: "L’allenatore che da primo ha capito le mie dote tecniche e le mie potenzialità è Sarri. Lo ha fatto prima di Giampaolo”.

SAPONARA PARLA DI SÉ

Il primo spunto interessante riguarda il ruolo che ricoprirà nella Fiorentina, Saponara ha le idee ben chiare: "Ho sempre espresso il mio miglior calcio sulla trequarti. Vedendo come la Fiorentina ha giocato ieri, potrei ricoprire uno dei due posti dietro l’unica punta". Con sé però si porta dietro qualche dubbio sulle condizioni fisiche e delle prestazioni stagionali non proprio esaltanti: "Sono da valutare assieme allo staff medico e all’allenatore. Sono stato fermo per via di un fastidio alla caviglia. Qualcosa è successo quest’anno, non mi nascondo dietro ad un dito. Abbiamo tutti pagato le aspettative alte di inizio anno ad Empoli. La squadra si è trovata in difficoltà a inizio stagione dopo essere stata rivoluzionata in estate. Il contraccolpo psicologico abbiamo fatto fatica a sostenerlo". Nonostante le molte presenze in Serie A non si sente già un giocatore fatto: "In tutto. A 25 anni sono ancora molto giovane e la carriera è lunga. Ho ancora tanta strada da fare, soprattutto in una piazza importante come quella di Firenze"

SAPONARA E I GIOCATORI DELLA FIORENTINA

Saponara cerca qualcuno in cui rivedersi come caratteristiche nella squadra viola: "Ammiro molto Borja, è un calciatore che mi fa impazzire, ma sono rimasto colpito anche da altri calciatori ieri, come Chiesa. La squadra ha un alto tasso tecnico, cercheremo di migliorarci". La scelta del numero 21 non è stata così difficile: "E’ stata una scelta estemporanea. Ho preso il primo numero che mi stimolava tra quelli rimasti".

SAPONARA E IL SUO TRASFERIMENTO

Il valore di mercato era uno degli scogli che la dirigenza ha dovuto superare, ecco come ha commentato Saponara: "Era molto alta, ma in sede di mercato il valore reale di un calciatore passa in secondo piano. E’ una barriera che è stata abbattuta, quindi non è stata così importante". Prima di trasferirsi ha avuto contatti con molte persone, sia con membri della dirigenza sia con giocatori che hanno avuto a che fare con la Fiorentina: "Tonelli L’ho sentito in quanto fiorentino, ma conoscevo già Firenze. Ho parlato anche con Pasqual e Gilardino che mi hanno presentato quella viola come una grande piazza. Il presidente ha espresso la sua soddisfazione per avermi portato qua visto che ci aveva provato anche in passato. Prima ho parlato anche con il mister, stileremo il programma di lavoro insieme".

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