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Udinese, Gotti: “Non faccio la comparsa. Scelgo gli undici migliori”

Il tecnico dei friulani ha parlato alla stampa alla vigilia della trasferta contro il Genoa.

Fabiola Graziano

"I due pesanti ko nelle ultime due giornate di campionato in casa Udinese hanno portato all'esonero di Igor Tudor e alla momentanea promozione a nuovo allenatore del suo ex vice Luca Gotti, che ha presentato in conferenza stampa la sua prima gara contro il Genoa.

"LE DICHIARAZIONI DI GOTTI

"Sulla partita: "C'è una partita, quella di Genova, importante per la nostra classifica. Rispetto alle due sconfitte, brutte, pesanti, umilianti dal punto di vista sportivo, che hanno provocato l'esonero di Tudor. Il mio focus è sul calcio. Togliamo qualsiasi discorso, il gruppo è stato investito da grande pressione. Meno retorica, meno discorsi".

"Su cosa ha fatto in questi giorni: "Quello che è successo negli ultimi dieci giorni non è normalità. Dopo il Torino pensavamo di essere sulla strada giusta, invece si è perso tutto contemporaneamente. Aspetto fisico, tattico, è una cosa che possiamo generalizzare a tutti quelli che sono scesi in campo. La squadra ha dimostrato di non essere quella dell'ultima settimana".

"Sul da farsi: "Non dobbiamo subire la partita, voglio gente che vuole giocare a calcio, che vuole la palla, che vuole determinare. Voglio la gente che fai gol e giochi a calcio, che lo subisci e continui. Senza dare troppa importanza ad aspetti esterni, dobbiamo pensare al campo. Ci ho giocato un milione di volte a Marassi, è uno stadio emozionale. Le partite raramente sono lineari, c'è acme, c'è orgasmo, miste a momenti di depressione. Noi dobbiamo essere preparati alle difficoltà, ma anche alle opportunità. Questo è quello che condivido con i ragazzi da due giorni".

"Sulla formazione: "Io vorrei undici singoli nella condizione migliore per le proprie qualità. Io credo che questa Udinese abbia qualità".

"Sul suo futuro: "Io resterò, sono un collaboratore tecnico, sono un vice-allenatore un po' atipico. Io non ho l'ambizione di fare il primo allenatore. L'ho fatto per una dozzina di anni, ho avuto una esperienza particolarmente spiacevole che mi ha fatto dire 'Non voglio fare più questa cosa qua'. Questo è un altro lavoro, cambia le relazioni con i giocatori. Ci metto grande professionalità, impegno, è quello che voglio continuare a fare, magari in questa società. Non ho la velleità di fare il primo allenatore. Questi due giorni - e il tempo che sarà necessario per portare a compimento la scelta - me li assumo con serenità, forza, entusiasmo. Non faccio la comparsa".

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