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Cagliari, Maran: “Senza Pavoletti dobbiamo cambiare; Pellegrini è pronto, Olsen e Simeone devo valutare”

Le dichiarazioni del tecnico del Cagliari prima del match contro l'Inter.

Carlo Cecino

Il debutto stagionale alla Sardegna Arena ha lasciato l'amaro in bocca al Cagliari, che ne è uscito sconfitto per mano della neo-promossa Brescia. Tuttavia, per Rolando Maran l'occasione di rifarsi tra le mura amiche si ripresenta subito domani, seppur contro l'agguerrita Inter di Conte.

LE PAROLE DI MARAN

Sul k.o. di Pavoletti: "Partiamo da Pavoletti, sapete tutti cosa rappresenta per noi. I numeri lo dicono, anche domenica siamo stati la squadra che ha fatto più cross. Dovremo cambiare qualcosa. Si sono aggiunti due ragazzi nuovi che possono darci una mano per caratteristiche ed entusiasmo. Su un impianto collaudato dobbiamo mettere tanta roba nuova, lo faremo cercando la prestazione anche attraverso la rabbia per questi infortuni".

Sui neo arrivi Olsen e Simeone: "Ieri hanno avuto una giornata lunga e poi si sono comunque allenati. Sto riflettendo su entrambi, anche per la differenza fra i due ruoli. Voglio parlarci bene e decidere cosa sia opportuno fare”.

Sul match contro l'Inter: "Per il morale è importante fare una grande gara con l’Inter. Bisogna mettere in campo cuore e anima, al di là del risultato deve lasciarci la sensazione di avere dato tutto. Dopo la falsa partenza abbiamo bisogno di una gara che ci dia la spinta per fare sempre meglio. L’Inter è cambiata tanto con l’arrivo di Conte. È aumentato il valore sia tecnico che di squadra. Sta fra le tre protagoniste assolute del campionato".

Su Rog:"Fra i nuovi è quello che ha avuto più tempo per integrarsi, è più avanti degli altri e ha già imparato i nostri meccanismi".

Su Conte: "Ho sempre riconosciuto a Conte grandissime qualità, nel tempo i risultati gli hanno dato ragione: è uno degli allenatori vincenti".

Sulla formazione: "Abbiamo lavorato su alcuni accorgimenti, come facciamo ogni settimana. Al di là della mancanza di Pavoletti non dobbiamo mutare il nostro DNA. Rispetto alla settimana scorsa ci sono novità fra infortuni e arrivi, non so ancora se Nainggolan giocherà da play".

Su Barella: " È figlio di questa terra, non vedo l’ora di abbracciarlo e spero che godrà di una bella accoglienza".

Su Castro e Pellegrini: "Castro? Domenica scorsa è rientrato dopo un periodo altalenante di allenamenti, devo capire quanto può essere impiegato. Pellegrini era appena arrivato una settimana fa, ora ha lavorato e ho capito che è pronto per giocare".

Sulla fisicità: "Dobbiamo controllare tutto ed essere pignoli, anche contare i centimetri dell’avversario e schierarci in modo da poter contrastare fisicamente".

Sul rigorista: "Fino ad ora è sempre stato Joao Pedro".

Su Nainngolan: "Nainggolan deve fare la partita del Cagliari, non deve dimostrare nulla a nessuno dopo che l’anno scorso li ha portati in Champions. Ha grande voglia come tutti di mettersi alle spalle la brutta prestazione"

Sul mercato: "Il club ha fatto un bel lavoro, anche nel trovare subito un’alternativa a Pavoletti in tempi brevi. In uscita si muoverà qualcosa, ma io penso alla gara di domani".

Sull'orgoglio sardo: "Dobbiamo diventare una squadra adesso che abbiamo volti nuovi anche recenti. Bisogna essere un’entità che rispecchi il nostro orgoglio. La brutta partita col Brescia deve farci tirare fuori il massimo domani. Devo essere bravo a far crescere il senso di blocco compatto che non ha paura di niente e nessuno. Ho un gruppo di ragazzi di valore, va solo trovato il modo per non perdere alcuni minuti di gara che possono essere deleteri".

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