Con Sinisa Mihajlovic in convalescenza per via della leucemia che lo ha colpito nelle scorse settimane, la guida del Bologna è passata in mano al suo vice Emilio De Leo, che poco fa ha presentato alla stampa il debutto in Serie A contro l'Hellas Verona.
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Bologna, De Leo: “Sansone e Dzemaili sono disponibili, Schouten ha bisogno di altri allenamenti”
Il viceallenatore rossoblù è intervenuto alla vigilia del primo match di campionato contro il Verona.
LE DICHIARAZIONI DI DE LEO
Sul Verona: "Abbiamo guardato la loro partita di Coppa Italia e siamo consapevoli dei loro punti di forza e delle loro debolezze. Poi la squadra è lo specchio del suo allenatore, perché Juric ha un gioco e una personalità precisa. È agguerrita è organizzata dal punto di vista tattico. Giocano con il 3-4-1-2 o 3-4-2-1, che è un po’ il suo marchio di fabbrica. Cercheremo di colpire e tenere botta, rispettando l’avversario".
Sull'attacco: "Abbiamo diverse possibilità di scelta, sia prima della partita che a match in corso dipendentemente da cosa offre la gara. Palacio non dà punti di riferimento, Destro è un giocatore completo e anche Santander è sempre utile. Abbiamo tante frecce nel nostro arco e avere la possibilità di cambiare struttura a partita in corso è una fortuna che non possiamo sottovalutare. Abbiamo anche recuperato gli infortunati e abbiamo molti giocatori inseriti nella nostra realtà, che sono disponibili. I nodi verranno sciolti solo domani mattina".
Su Dzemaili: "È rientrato anche lui, ed è un altro nodo da sciogliere. L’unico su cui possiamo sbilanciarci è Schouten, che è disponibile ma ha fatto pochi allenamenti con la squadra e avrà bisogno di qualcuno in più".
Su Sansone: "È disponibile come lo sono tutti. Domani mattina valuteremo".
Su Mihajlovic: "È sempre presente, segue ogni gara ed ogni seduta di allenamento, è sempre uno stimolo in più. Si raccomanda sull’atteggiamento e sull’approccio alla gara, lui preme tantissimo su questo aspetto e la concentrazione della partita in Coppa ne è la prova. Siamo un gruppo responsabile che vuole crescere in personalità, sarebbe il modo migliore per rendere il mister orgoglioso dei suoi ragazzi".
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