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Conferenza Torino – Mihajlović: “Orgoglioso di essere serbo e zingaro. Belotti? Fisseremo una data limite per le offerte”

La conferenza stampa di Siniša Mihajlović per presentare il match contro il Napoli, tra le polemiche del derby e le insidie della squadra di Sarri.

Redazione

"È un Siniša Mihajlović che non le manda a dire quello apparso in conferenza stampa per presentare il match contro il Napoli. Le polemiche post derby contro la Juventus aleggiano ancora a distanza di una settimana e, come sempre, a domanda dei giornalisti, il mister serbo ha risposto senza peli sulla lingua su quelle che sono le proprie sensazioni sulla squalifica e su quello che attenderà la squadra domenica nella partita contro il Napoli di Maurizio Sarri.

MIHAJLOVIĆ SULLA GARA CONTRO IL NAPOLI

"“Prima di ogni gara studiamo possibili pericoli e difetti degli avversari. Col Napoli proveremo a vincere, giocano il miglior calcio d’Italia, ma non sono imbattili. Dovremo essere molto corti e compatti per metterli in difficoltà. Dopo aver affrontato la squadra più forte, domani dobbiamo affrontare la squadra più bella. Solo il Napoli quest’anno ci ha preso a pallonate. Ma non sono imbattibili, concedono occasioni e noi dovremo proteggere il nostro stadio. Oltre alla professionalità, l’orgoglio e la classifica, vorrei che i miei giocatori dimostrassero a tutti che loro sono un gruppo forte e ben definito. Vorrei dimostrassero che non hanno bisogno di un allenatore che gli urla di mettere le palle, che dimostrassero che non servo io per avere sempre lo stesso atteggiamento con tutti gli avversari”.

MIHAJLOVIĆ SULLA SUA SQUALIFICA

""Non faremo ricorso contro la mia squalifica. Anzi, penso che forse ho preso persino poco per la mia reazione, anche se nel referto gli arbitri non hanno scritto la verità su cosa è successo. Io dico sempre quello che penso, sono focoso, ma leale. Non porto rancore, ma nemmeno ipocrita e rispondo alle provocazioni. Ho sbagliato e chiedo scusa. È un esame di coscienza e la mia coscienza è sempre pulitissima. Invece tanti che parlano poi non pagano. Non è riferito ad Allegri nello specifico o altri, è un discorso generale. Io rimango orgoglioso di essere serbo e zingaro di merda, ma mi trovo bene in Italia e sono contento di vivere qua. L’importante per me è potermi guardare allo specchio, altri non so se possono dire lo stesso”.

MIHAJLOVIĆ SUGLI INSULTI ALLO STADIUM

"“Io allo Stadium ho sbagliato, ho imprecato e non insultato gli arbitri. Sono stato squalificato e multato. Però mi chiedo come mai gli insulti ricevuti dai tifosi bianconeri e anche nella gara contro il Monaco che sono andato a vedere non contino nulla. Io sono serbo e sono orgoglioso. E se sono zingaro, sono orgoglioso anche di essere zingaro. Non credo che quegli italiani che mi hanno insultato possano dirlo lo stesso. Gli insulti li ho presi sia da giocatore che da allenatore, ormai sono abituato. La cosa peggiore è l’indifferenza perché, nel bene e nel male, questi episodi devono provocare una reazione, un sentimento. Queste cose a me motivano, mi tirano fuori l’orgoglio. Quando giocavo tiravo fuori una rabbia in più."

MIHAJLOVIĆ SUI COMPLIMENTI SULLA STAGIONE DEL TORINO

"“Mi fa piacere se paragonano questo Toro a quello di Giagnoni o di Radice. Mancano ancora tre partite e vogliamo chiudere la stagione facendo punti. Ci sono bellissime basi per costruire e migliorarsi il prossimo anno. A parte qualche partita a metà stagione, i tifosi si possono riconoscere in questa squadra perché abbiamo sempre cercato di onorare la storia e la maglia del Toro. Abbiamo sempre cercato di dire la nostra e questa è già una bella base di partenza, poi si può sempre fare bene e migliorare l’organico. Se rinforziamo qualche reparto potremmo essere ancora più competitivi. Abbiamo fatto tanti pareggi, forse troppi. Ad esempio contro l’Udinese, Crotone e Sampdoria abbiamo tanto da recriminare. Con la Juve siamo andati vicinissimi a una vittoria epica, dovevamo usare più intelligenza e furbizia. Con tutti i punti persi potevamo essere a 58 insieme al Milan e lottare per le coppe. Questo ci deve insegnare a non mollare mai, questo deve essere il nostro spirito”.

MIHAJLOVIĆ ED IL MODULO IDEALE PER IL TORINO

"“Non esiste un modulo perfetto, ma bisogna saper cambiare. Noi dovremo avere un modulo fisso, di partenza ed essere poi flessibili. Per cui i giocatori che cercheremo dovranno essere adatti a questo scherma. Avevamo iniziato col 4-3-3, poi la lunga assenza di Valdifiori ci ha costretto a cambiare. Lukic ha fatto bene, ma ha caratteristiche diverse, per cui abbiamo provato altre strade, alternative diverse”.

MIHAJLOVIĆ SU BELOTTI

""Belotti è un ragazzo generoso che non si risparmia mai. È un piacere vederlo allenarsi. Dopo i primi tre giorni di ritiro già gli dissi che era il giocatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere. Ora lo vedo più presente di testa, non deve essere condizionato dalla classifica marcatori e tornerà a fare le sue prestazioni migliori. Se arrivasse un’offerta per Belotti si vedrà, ma bisogna fissare un limite temporale, perché se lo vendessimo al 30 agosto non avrebbe senso. Conosco il Gallo e non è il tipo di persona che farebbe una cosa simile, ma dobbiamo chiarire le cose prima possibile. Ci parleremo e fisseremo una data oltre la quale anche la clausola non varrà più e non accetteremo più offerte”.

LE PAROLE DI MARCO BENASSI IN CONFERENZA

“Mi fa piacere poter spiegare cosa è successo a Superga. Io sono un capitano giovane senza tanta esperienza. Alla commemorazione ho scelto io di lasciare la parola a Belotti perché, al di là della classifica cannonieri, sta dimostrando lo spirito giusto e mi sembrava giusto così. Se domani sarò capitano? Vedremo prima se sarò in campo, anche noi giocatori conosciamo la formazione solo il giorno stesso del match. Contro Fiorentina e Lazio non avevo giocato bene. Poi sono stato fuori e chi ha giocato ha fatto molto bene e non c’era ragione per cambiare. Ho avuto un problemino fisico, ma ora sto bene e sono a disposizione”.

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