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Conferenza Sampdoria – Giampaolo: “Muriel non ha ancora i 90 minuti. Simic non è pronto”

Il tecnico blucerchiato ha presentato il match contro il Chievo Verona.

Marco Agostinelli

Orgoglio e riscatto, sono queste le parole chiave della conferenza stampa di Marco Giampaolo, che ha parlato molto della volontà di vedere una forte reazione da parte dei suoi giocatori dopo la pesante sconfitta subita per mano della Lazio nello scorso turno. Il tecnico blucerchiato ha ripetuto spesso di voler una reazione di orgoglio e di carattere da parte dei suoi in termini di gioco, indipendentemente dal risultato finale. Contro il Chievo, dunque, Giampaolo andrà a caccia di una prestazione e di una vittoria per blindare il decimo posto, obiettivo minimo dopo la stagione ricca di soddisfazioni della Samp. Tra i pali ci sarà Puggioni, in difesa Sala e Pavlovic occuperanno le corsie laterali, con Silvestre e Regini al centro. In mediana conferme per Torreira, Barreto e Linetty, anche se il polacco è insidiato da Praet. Sulla trequarti torna Bruno Fernandes, agirà alle spalle di Quagliarella e uno tra Schick e Muriel. E' proprio quello tra il ceco e il colombiano, il dubbio più difficile da sciogliere per il tecnico blucerchiato, che deciderà il titolare solamente pochi minuti prima del match contro gli uomini di Maran.

GIAMPAOLO E LA VOGLIA DI RISCATTO DELLA SUA SAMP

"Noi abbiamo un duplice obiettivo, ripulire rispetto a quello che è stato l’ultimo risultato negativo di Roma, secondariamente consolidare la nostra classifica. Dovremo avere la forza di consolidare questo decimo posto, da loro mi aspetto una prova di grande orgoglio, di attaccamento. Mi aspetto una partita intensa sul piano nervoso, la maglia della Sampdoria va rispettata attraverso prestazioni di buon livello. Non sto parlando di risultato, ma di intensità fisica e mentale. Abbiamo il dovere di riscattare la prova di Roma, sto parlando di orgoglio personale, della difesa di una bandiera. Non siamo una squadra che può permettersi figure al di sotto della bandiera che noi rappresentiamo. Ho parlato loro in maniera seria e matura, ho parlato di responsabilità di riscatto, di orgoglio, ho detto loro quello che sto dicendo oggi a voi. Loro devono sapere, devono essere consapevoli di quello che stanno facendo. Loro devono essere prima uomini, poi calciatori. Io da loro mi aspetto una risposta caratteriale emotiva sul campo, se non sarà così rimarrò deluso. E molte cose potrebbero essere messe in discussione".

GIAMPAOLO E LA PREPARAZIONE AL MATCH CON IL CHIEVO VERONA

"So quali possono essere le difficoltà come tutte le domeniche, ogni partita. A me non interessa l’avversario, voglio vedere il riscatto serio, sarò molto attento a questo. Le responsabilità saranno sempre le mie, ma potrò fare molte disamine. Bisogna essere all’altezza morale di rappresentare questa maglia, questa città. Io non parlo di risultato, parlo di atteggiamenti, bisogna essere predisposti a dare la giusta importanza all’evento partita. E domani a maggior ragione. La coerenza la devo proporre io in prima persona, bisogna fare le cose per bene fino all’ultimo giorno di campionato con le vittorie le sconfitte e i parecchi: perdere a Roma con la Lazio ci sta, loro sono nettamente più forti di noi, ma se noi siamo al meglio della nostra condizione e atteggiamento può rendergliela dura".

GIAMPAOLO E L'UNDICI ANTI CHIEVO

"Faremo le giuste considerazioni, sulla sinistra domani giocherà Dodò o Pavlovic. Alla fine dell’anno faremo le considerazioni sullo staff tecnico, medico, sui calciatori, su cosa c’è da migliorare in senso organizzativo. Poi il Club ha in mano il potere decisionale sulle cose ma le svisceremo tutti i problemi. Simic? Potrò dare una valutazione su di lui il prossimo anno, non ha mai giocato perchè ho avuto Silvestre-Skriniar in ottima forma. Ad oggi non è pronto anche se il ragazzo ha delle qualità ma deve limare altri difetti, una valutazione su di lui la potrò fare durante il ritiro. Giocheranno quelli che ad oggi sono affidabili. L’attacco? Muriel è rientrato, non ha l’autonomia dei 90 minuti, che parta dall’inizio o subentri l’importante per me è utilizzarlo".

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