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Conferenza Roma – Spalletti: “Domani gara importante. Stanchezza? No, siamo pronti”

Ecco le parole del tecnico giallorosso alla vigilia del big match contro il Napoli.

Redazione

Dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, la Roma si prepara per il match di domani contro il Napoli. Luciano Spalletti è così intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita contro i partenopei. Qui le sue dichiarazioni tratte dal sito ufficiale dei giallorossi

SPALLETTI SULLA PARTITA DI DOMANI

“I nostri calciatori ci hanno costretto a dire che sono maturi e domani ci vorrà tutta la maturità guadagnata nel percorso da quando siamo partiti insieme la scorsa stagione. Mi aspetto scelte giuste nei momenti della partita in cui bisognerà saper soffrire, mi aspetto che la squadra difenda in maniera ordinata, riuscendo a capire qual è il momento giusto per spingere. Poi è vero che le partite in questo periodo sono ravvicinate e portano via energie, però noi non siamo stanchi e siamo anche pronti. Per cui dobbiamo andare a giocare la sfida di domani con le stesse possibilità che ha il Napoli, anche se ha riposato un giorno di più. Non si vuole far compassione a nessuno, non ci garba far compassione agli altri. Si gioca la partita ad armi pari contro un avversario forte che verrà ad affrontarci con le nostre stesse intenzioni”.

SPALLETTI SU SARRI

“Io penso di aver già detto tutto quello che penso di Sarri e del Napoli. Io e lui siamo vissuti nella stessa terra e sappiamo quand’è il momento di mandarci i messaggi e quando è invece il caso di pensare al nostro orticello. E ora è il momento di pensare a casa nostra. Penso sia corretto dire che anche il Napoli è una squadra matura”.

SPALLETTI SU LUIS ENRIQUE

“Probabilmente Luis Enrique a note è messo peggio di me. Quante note gli avete fatto? Io non lo so quello che è la considerazione di questa possibilità di discorsi fatta lì o qui. Potrebbe essere una differenza una cosa detta in un ambiente come quello di Barcellona o di Roma. Come mai può essere una differenza? Qui probabilmente la cosa corretta per quanto mi riguarda sarebbe informare la società e ne fa l’uso che gli pare. La società deve essere informata. Qui ci siete voi, ci sono cacciatori di teste che portano frequentatori al mondo del calcio, quelli che portano dentro il movimento frequentatori, le radio portano beneficio, contenuto. C’è una passione dialettica sulle partite e quello che succede, portano valore, sostanza, beneficio. Tutti in giro ne parlano in maniera diversa, poi aprono dibattiti di 24 ore, a volte arrivano a 26 ore al giorno, qui è più difficile, nell’andare a cercare l’agettivo giusto si vanno a percorrere strade che non sono state dette. Penso che qui sarebbe giusto dirlo alla società, se devo prendere una decisione, se la società mi chiama la risposta la do alla società”.

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