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Conferenza Juventus – Allegri: “Tridente? Dipende da Pjanic”. Buffon: “La sconfitta col Napoli a Doha brucia ancora”

Il tecnico e il Capitano bianconeri hanno parlato alla vigilia della Supercoppa Italiana.

Fabiola Graziano

"Una Supercoppa Italiana da portare a casa contro il Milan delle giovani promesse. Questo il leitmotiv della conferenza stampa di Massimiliano Allegri che, accompagnato da Gianluigi Buffon, ha spronato la sua Juventus a raggiungere l'ultimo importante traguardo del 2016.

LE PAROLE DI BUFFON

""Le 600 presenze? Fa piacere che qualcuno le conti per me e che ogni tano mi renda partecipe di questi traguardi. Ma domani non sarà sicuramente l'ultima presenza e l'affronterò consapevole che c'è ancora qualcosa da dare: domani è una finale che vale un trofeo e la motivazione con cui scenderò in campo sarà sempre la stessa, ossia dare il massimo per vincere perché già il sapere di dover disputare una finale mi ricorda che si tratta di una partita secca dove non c'è possibilità di rimediare agli eventuali errori. E poi l'unica finale di Supercoppa che ho perso in questi anni contro il Napoli brucia ancora e questo fa sì che mi approcci alla gara in un determinato modo. Il Milan? La sua gioventù è molto pericolosa: abbiamo già pagato dazio a San Siro e li rispettiamo molto, visto che negli ultimi anni ci hanno sempre creato difficoltà. Noi condannati sempre a vincere? È una cosa che mi piace: essere aggrediti a ogni minimo errore che commettiamo è l'elemento fondamentale che mi tiene vivo, per cui le critiche non devono mancare mai. Se aver perso in passato proprio qui a Doha ci crea problemi? Alla Juve non si metabolizza bene il dover perdere due volte di fila, che poi sia nello stesso posto cambia poco".

LE PAROLE DI ALLEGRI

""Domani deciderò la formazione che scenderà in campo in vista soprattutto degli ipotetici 120 minuti. Dall'altra parte troveremo una squadra molto arrabbiata e deresponsabilizzata, mentre noi veniamo da belle vittorie in Campionato e questo ci può far scendere in campo con un po' di presunzione: non deve assolutamente accadere perché domani non abbiamo possibilità di rivincita e dobbiamo raggiungere l'ultimo dei tre obiettivi che ci siamo prefissati, visto che finora i ragazzi sono stati bravi a raggiungere i primi due. In virtù di ciò, l'umiltà è fondamentale perché il rispetto per gli avversari ti porta a fare prestazioni migliori. La vittoria? Per vincere una finale bisogna giocare bene: i valori delle squadre sono sempre annullati perché le finali sono partite equilibrate con risultati contenuti e senza stradominio da parte di una delle due squadre, basti pensare alla partita di Milano dove abbiamo commesso un errore in fase difensiva in una partita giocata discretamente bene. Anche domani ci sarà molto equilibrio in campo e la vittoria finale verrà decisa con gli episodi. Per incentivare i miei ragazzi basta che tutti ci mettiamo in discussione, con la consapevolezza che ogni partita che viene alla Juventus è da vincere. Perché il Milan è deresponsabilizzato? Innanzitutto perché la Juve è data nettamente per favorita e poi perché il ritardo dell'aereo li ha già favoriti nel giudizio della mancata preparazione. Tridente? Può scendere in campo, come possiamo giocare con due attaccanti: tutto dipende se gioca o meno Pjanic".

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