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serie a
"Archiviata nel migliore dei modi l'andata degli ottavi di Champions League, Massimiliano Allegri e la sua Juventus sono pronti a rituffarsi nella corsa verso il trono d'Italia, la cui prossima tappa è rappresentata dall'Empoli di Martusciello. A tal proposito, pochi minuti fa si è conclusa la tradizionale conferenza stampa della vigilia del tecnico bianconero, che si è soffermato sugli obiettivi da raggiungere con la sua armata, annunciando cambiamenti nell'undici titolare che domani sera affronterà in casa i toscani.
""Domani dobbiamo prenderci i tre punti, anche se non sarà facile. E' vero che l'Empoli segna poco, ma è anche una squadra che concede poco e che è molto organizzata, motivo per cui richiede un grande dispendio di energie, ma noi domani dobbiamo vincere. Fare vittoria domani significherebbe farne una in meno per vincere lo scudetto: vincendo domani andiamo avanti, ma 63 punti non bastano neanche per entrare in Europa League figuriamoci per vincere lo scudetto. Le insidie ci sono dovunque, ma dipende da noi e dal nostro approccio alle gare. L'obiettivo della società è quello di arrivare a marzo in lotta nelle tre competizioni e per ora ci siamo. Questo però non vuol dire che abbiamo già passato il turno in Champions perché al ritorno dovremmo aggredire la partita. Il Campionato invece è ancora lungo, ci sono tanti scontri diretti e ci sono partite da vincere come quella di domani: bisogna stare tutti dalla stessa parte".
""La giornata di ieri, con il ritardo aereo, non è stata movimentata: abbiamo fatto defaticante a Oporto con la squadra che si è rilassata perché c'era anche un bel sole e una bella temperatura. Dopo l'allenamento di oggi deciderò la formazione, ma sicuramente ci saranno cambiamenti nell'undici titolare. Devo valutare tra oggi e domani se schierare Higuain ed è probabile che Khedira riposi. In porta domani gioca Neto, anche in previsione della partita di martedì, mentre per Marchisio l'ideale è che faccia una partita alla settimana per recuperare definitivamente dall'infortunio e crescere di condizione, ragion per cui domani potrebbe giocare. Pjanic? Ha qualità importanti e nel centrocampo a due riesce a fare bene entrambe le fasi, sia quella offensiva che quella difensiva, ha grandi intuizioni e ruba parecchio palla e pian piano arriverà a giocare da solo davanti alla difesa. Bonucci? E' di nuovo a disposizione e valuterò tra oggi e domani se schierarlo. Il suo caso è stato chiuso già sabato mattina quando ne parlai con il Presidente, con Paratici e con Marotta, e decisi di adottare la linea del provvedimento disciplinare. Vi ricordo però che queste sono cose che succedono durante un anno all'interno di una squadra, solo che stavolta è stato visto da tutto il mondo, mentre le altre volte rimane dentro gli spogliatoi. Tuttavia, quando si fanno sport di squadra, è fondamentale che ci siano regole, rispetto e disciplina. Tra l'altro, con tutto il rispetto per Leo, mercoledì hanno giocato Barzagli e Chiellini, mica due qualsiasi. Il ruolo migliore per Pjaça? L'esterno, ma la cosa più importante è che sta crescendo a livello tecnico, tattico e mentale, ha molta tecnica, ha tempi giusti. Se avevo sognato il suo cambio e quello di Dani Alves ad Oporto? Non li avevo sognati, ma ero certo che Marko avesse dato segnali importanti nell'ultima settimana: la partita con il Palermo gli è servita per crescere d'entusiasmo. Dani invece è un campione con l'entusiasmo di un bambino e questo è molto bello da vedere. Domani 4-2-3-1 o un altro modulo? Di sicuro giocheremo con i 4 dietro, a metà campo e davanti dipenderà dalle caratteristiche dei giocatori che domani sceglierò di schierare".
""Io sto molto bene alla Juventus, ho ancora un anno e mezzo di contratto e in questo momento bisogna pensare solo a quello che va fatto in campo. Per il futuro c'è tempo, ma io sono molto in sintonia con la società".
""Ranieri rimarrà per sempre nella storia per aver vinto la Premier League con il Leicester. Ora è un brutto momento perché purtroppo il destino di noi allenatori è legato ai risultati e, quando questi mancano, ci si scorda di quello che è stato fatto".
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