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Caso Parma: -5 per i ducali da scontare in A, due anni per Calaiò

Nella giornata odierna è arrivato il verdetto definitivo emesso direttamente dal Tribunale Federale Nazionale

Claudio Cutuli

"Tramite un comunicato ufficiale, apparso sul sito della FIGC pochi minuti fa, sono stati resi noti i provvedimenti disciplinari riferibili al ''Caso Parma''. In particolare è stato accolto il deferimento ai danni del tesserato Emanuele Calaiò (attaccante del Parma), in merito ai messaggi sospetti Whatsapp inviati prima della gara Spezia-Parma. Di seguito il testo integrale del comunicato stampa.

"''Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto dall’avvocato Mario Antonio Scino, ha comminato al Parma una penalizzazione di 5 punti da scontare nella stagione 2018-19  e una squalifica di 2 anni, più un ammenda di 20 mila euro,  al calciatore Emanuele Calaiò, in relazione al deferimento della Procura federale per la vicenda dei messaggi sospetti precedenti la gara Spezia – Parma''.

“Ebbene – si legge nel comunicato del TFN - alla luce dei principi testé enunciati, questo Tribunale ritiene provato che il Calaiò, nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito previsto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. E’ di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara” .

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