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Calciomercato, rivoluzione a Sassuolo?

Dalla panchina al campo: come potrebbe cambiare il Sassuolo.

Niccolò Villani

Ormai i tempi si sono accorciati, e se il calciomercato una volta era materiale da spiaggia e ombrellone, ora molti affari si chiudono addirittura prima della fine della stagione. Ovviamente c'è la necessità di iniziare a programmare, specie per le squadre che a metà agosto saranno impegnate nei preliminare di coppa.

Ma spesso e volentieri questa necessità vale anche per le altre, specie se i propri tesserati sono oggetto di mercato in uscita; questo è, chiaramente, il caso del Sassuolo.

L'allenatore

Il mercato del Sassuolo dipenderà molto da chi siederà sulla panchina la prossima stagione; ovviamente Di Francesco non è in discussione e la società gli ha offerto il rinnovo, cercando "di bloccarlo" per almeno un'altra stagione. Dalla sua il tecnico nero-verde ha comunicato la propria disponibilità a rimanere, dichiarando che la società a cui si sente più legato è il Sassuolo.

Questo però non chiarisce tutto, in quanto il cosiddetto "valzer delle panchine" potrebbe attirare Di Francesco verso lidi più importanti: Sampdoria, Milan, Fiorentina e Napoli sono alcuni esempi di società che, ad oggi, non hanno sciolto i dubbi legati al futuro allenatore; e se la permanenza di Di Francesco non era in discussione fino a qualche settimana fa, ora potrebbe proprio il futuro di una di queste squadre ad innescare un effetto domino che rischia di coinvolgere anche l'attuale allenatore del Sassuolo.

Mi fermo qui, nel senso che è inutile ragionare sui possibili nomi e fissiamo come presupposto la permanenza di Di Francesco; uso questa premessa solo per chiarire che, quello che leggerete nelle righe successive, potrebbe cambiare in pochissimo tempo.

La squadra

In difesa poco da dire in quanto Antei e Terranova, che hanno perso quasi tutta la stagione per infortunio, saranno i due "acquisti" del reparto centrale. L'unico dubbio è legato alla corsia di destra; sto chiaramente parlando di Sime Vrsaljko. Il gioiellino croato ha disputato un'ottima stagione e ha ben figurato anche contro le grandi; interessa a molte squadre e difficile possa essere ceduto a meno di una dozzina di milioni. Il problema è che, come molti dei suoi possessori sapranno, il ragazzo ha giocato è sceso in campo appena 21 volte su 38 e la sua tenuta fisica è l'unica preoccupazione che potrebbe impedirne la partenza. In ogni modo, se dovesse essere ceduto è molto probabile che un nuovo giocatore venga acquistato in quel ruolo; infatti Gazzola resterà a fare l'ottimo gregario, mentre il giovane Fontanesi, che si è messo in luce le ultime partite di stagione, difficilmente verrà ritenuto pronto per giocare da titolare in Serie A (anche se, ricordando come Di Francesco ha lanciato Berardi, non chiudo definitivamente a questa possibilità).

A centrocampo si cerca il rinnovo di capitan Magnanelli, mentre si da per scontata la permanenza di Missiroli. L'intenzione della società è quella di riscattare Taider, ma solo se l'Inter, che ne detiene la proprietà del cartellino, abbasserà le sue pretese; sono infatti 6 i milioni chiesti dal club nerazzuro per la cessione del centrocampista algerino, e a queste condizioni i dirigenti emiliani hanno fatto capire che difficilmente si arriverà ad una soluzione che veda ancora Taider in nero-verde. Infine, almeno uno tra Biondini, Brighi e Chibsah potrebbe partire; i primi due hanno molto mercato in serie B, mentre il ghanese vorrà avere garanzie sul minutaggio o cercare altrove una squadra in cui fare esperienza, vista il poco impiego a Sassuolo nelle ultime due stagioni.

In entrata i nomi sono tanti, ma l'identikit è più o meno lo stesso: giocatore in grado sia buono negli inserimenti, ma soprattutto in grado di impostare l'azione senza però perdere di vista la fase difensiva; un "mediano coi piedi buoni" per intenderci. I nomi più insistenti sono quelli di Cigarini e Baselli; tuttavia, per entrambi la richiesta dell'Atalanta è elevata, soprattutto per il secondo (entrato nell'orbita del Milan).

Infine, è l'attacco il reparto che potrebbe subire le variazioni più importanti. Diamo per scontata la conferma di Floro Flores e, probabilmente, quella di Floccari. Entrambi infatti hanno il contratto in scadenza nel 2016 e dovrebbero portarlo a termine. Lazarevic (in foto) potrebbe fare comodo nel 4-3-3 di Di Francesco, ma il suo riscatto da Chievo verrà valutato a fine stagione; per quanto riguarda Pavoletti, la prima impressione è che possa essere riscattato dal Genoa, anche se potrebbe rientrare per sostituire qualche partente.

Venendo ai nomi caldi: Zaza partirà, probabilmente in direzione Torino, sponda bianco-nera; lo ha detto il suo agente, Christian Maifredi, e lo ha confermato l'amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali (nelle casse del Sassuolo entreranno 15 milioni). Situazione simile ma più incerta per Sansone e Berardi; il primo ha fatto intendere di volere cercare un'avventura più importante e ha mercato, soprattutto in Germania. Anche la sua valutazione, vista la giovane età, è importante; se dovesse arrivare una cifra intorno ai 10 milioni allora è probabile che parta. Su Berardi, invece, il futuro è molto più enigmatico in quanto la Juventus, che detiene l'altro 50% del cartellino, non ha manifestato la stessa volontà di riscattarlo vista con Zaza. Tuttavia, 30 reti in Serie A per un ventenne sono una cifra importante, e a Torino lo sanno (i suoi 4 goal contro il Milan costarono la panchina proprio ad Allegri). In questo caso, un ruolo importante lo giocherà la volontà dello stesso Berardi, assieme alle intenzioni di Allegri e al mercato in entrata della Juventus.

In entrata si sono fatti alcuni nomi, che potrebbero rientrare nelle varie trattative (Coman è uno di questi), ma molte voci arrivano anche dalla serie cadetta (Mbakogu del Carpi, giusto per fare un esempio).

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