serie a

Atalanta, De Roon: “Bergamo tifo per te. Ora conta la salute”

Il centrocampista olandese in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport ha raccontato la situazione vissuta a Bergamo

Carlo Cecino

Bergamo, una delle città epicentro dell'epidemia Covid-19. Marten De Roon, centrocampista infaticabile della Dea e uno dei simboli dell'Atalanta di Gasperini. Proprio l'olandese, che in campo battaglia contro ogni avversario per recuperare palloni preziosi, si è raccontato a La Gazzetta dello Sport per esprimere ciò che sta provando in queste settimane difficilissime per la città in cui vive.

IL CALCIO E LA CRESCITA PERSONALE

"La felicità non è scontata, tutto può cambiare in un istante: dobbiamo goderci ogni secondo della vita - premette De Roon, che continua dicendo di essere - uno dei tantissimi che sta soffrendo con la città. Ho apprezzato molto la canzone di Facchinetti e lo slogan "Mola mia": iniziative bellissime, messaggi del genere devono essere riferimenti in questo periodo così difficile. I miei pensieri sono per le persone che non ci sono più e per i medici: sono eroi che lavorano 12-14 ore al giorno per salvare più persone possibili. Prego per tutti loro" commenta a La Gazzetta il mediano olandese.

De Roon che resta in contatto con compagni e Gasperini: "Il gruppo di WhatsApp è intoccabile, inoltre ci sentiamo in video-conferenza attraverso Zoom" dice il numero 15 orobico: "E' sbagliato parlare di calcio, conta solo la salute: sicuramente ho voglia di muovermi, sudare e correre con la squadra, ma c'è un maledetto virus che dobbiamo sconfiggere".

Poi sulla Rosea De Roon approfondisce maggiormente aspetti di calcio e di campo: "Penso sia complicato immaginare di rientrare in campo prima di un paio di mesi: sarebbe già importante chiudere la stagione, rinuncerei anche alle vacanze. Se si ripartisse, si giocherebbe un mini-campionato: sarebbe come tornare ad agosto". L'ex Middlesbrough non può non tornare sulla grande cavalcata degli orobici in Champions League: "Siamo ai quarti di finale, vogliamo sorprendere ancora: sarebbe assurdo pensarla diversamente. In Ucraina, a dicembre, abbiamo fatto la storia dell'Atalanta. E non dimentico i tre punti con il Sassuolo, che a maggio ci portarono in Champions per la prima volta". Il centrocampista Orange fa poi il punto sulla stagione dal punto di vista personale: "Personalmente, sono partito forte. Poi ho avuto un calo di 5-6 partite e fino allo stop sono tornato ai miei livelli: cresco nella costruzione, devo migliorare negli interventi; prendo troppe ammonizioni - spiega De Roon, che ha rinnovato il contratto con la Dea fino al 30 giugno 2023 - Era ciò che desideravo, mi sento sempre più legato all'Atalanta. Sperando che si possa uscire, tutti insieme, molto presto da questo tunnel" conclude De Roon a La Gazzetta.

tutte le notizie di