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Sassuolo, esperimenti tattici per De Zerbi: tutto su Marlon, Lirola e Boateng

Scelte tattiche nuove per l'allenatore del Sassuolo, che però non trova i risultati sperati, uscendo sconfitto dalla partita dell'ora di pranzo contro il Parma.

Niccolò Villani

"De Zerbi ha abituato i proprio tifosi a diverse sorprese ed esperimenti. Allenatore eclettico, non è raro vederlo stupire gli addetti ai lavori con scelte tattiche poco in linea con le gare precedenti. In alcuni casi, tali scelte conducono le sue squadre a giocare partite all'insegna dell'imprevedibilità, portando anche a vittorie o comunque a gare più che positive.

"Tuttavia, non sempre questi esperimenti portano ai risultati sperati e, in alcuni casi, addirittura rischiano di essere controproducenti. Il match di oggi contro il Parma ne è un ottimo esempio.

SASSUOLO: FUORI LIROLA, MARLON A DESTRA

"La sorpresa più grande è stata probabilmente l'esclusione di Lirola, uno dei migliori fin dall'inizio della stagione. La squadra di De Zerbi in fase di possesso sembrava vedere Marlon, Magnani e Ferrari agire a tre dietro, ma quando ad attaccare era il Parma, ecco che la retroguardia nero-verde passava a quattro, con Marlon ad agire da terzino destro. Questa scelta può essere ricondotta alla volontà di limitare Gervinho, che avrebbe dovuto agire proprio su quella fascia, e un giocatore come Lirola rischiava di essere troppo offensivo, andando a soffrire le ripartenze del giocatore ivoriano.

"Le conseguenze di questa scelta, tuttavia, non sono state quelle previste. Infatti, Gervinho ha spaziato per tutto l'arco offensivo del Parma e, non a caso, si è visto spesso affrontato da Magnani e Ferrari, che sono andati in difficoltà. Quindi tale scelta comunque non ha messo in particolare difficoltà l'ex Arsenal e Roma.

SASSUOLO, BERARDI SPAESATO SULLA DESTRA

"Inoltre, a livello offensivo, la decisione di lasciar fuori Lirola ha messo in difficoltà Berardi, in quanto la presenza dello spagnolo garantisce spesso tante sovrapposizioni, con le difese avversarie costrette a fare una scelta: uscire su Lirola e lasciare più spazio a Berardi per andare all'uno contro uno, oppure rimanere in raddoppio su quest'ultimo creando lo spazio per lo spagnolo sulla corsia esterna. In entrambi i casi, si creava spesso lo spazio per uno dei due.

"Oggi però, la corsia di destra non vedeva altro giocatore ad attaccare la profondità se non il solo Berardi, e la decisione di schierare una linea di centrocampo più muscolare che tecnica, con Duncan, Magnanelli e Bourabia, ha tolto anche l'eventuale supporto proveniente dal centrocampo. Di conseguenza, Berardi si è visto raddoppiato per quasi tutto il match, facendo molta fatica a trovare spazi utili.

SASSUILO, BOATENG LONTANO DAL GIOCO

"Altra scelta che ha stupito alla comunicazione delle formazioni ufficiali è stata quella di mettere sia Boateng che Babacar, con quest'ultimo ad agire da punta centrale. L'ex giocatore giocatore del Milan, invece, ha agito più lontano dalla porta rispetto al solito; a tratti da esterno, a tratti in posizione più centrale, ma comunque arretrata, in modo da far salire la squadra e connettere il reparto centrale, muscolare ma con poca qualità, e quello offensivo.

Tuttavia, anche in questo caso, le qualità di Boateng sono rimaste nascoste da un lavoro utile ma troppo sacrificato, senza possibilità di portarsi vicino alla porta. Di lui oggi si ricorda solo una conclusione debole da circa 25 metri, e poca presenza in area.

"In aggiunta, la poca sostanza di Rogerio sulla fascia non lo ha aiutato a crearsi lo spazio, e i giocatori del Parma hanno pressato molto Boateng, mettendoci fisico e decisione, limitandolo, senza dargli la possibilità di schiodarsi da zone poco pericolose del campo.

"Non a caso, ad inizio secondo tempo l'allenatore è corso ai ripari, sostituendo proprio uno stanco ed acciaccato Boateng e inserendo Sensi e Djuricic, giocatori più dinamici e maggiormente adatti a giocare tra le linee.

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