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Di Francesco su Schick: “Non solo una punta. Cambierò qualcosa a livello tattico”

Il tecnico della Roma ha rilasciato in una intervista delle interessanti dichiarazioni su Schick e la sua posizione tattica.

Redazione

"L'emergenza relativa agli infortuni sta finalmente terminando in casa Roma. Nella seduta di allenamento di oggi Perotti, Karsdorp e Schick sono tornati (anche se quest'ultimo solo parzialmente) in gruppo. Le condizioni del ceco, costretto a fermarsi prima della gara contro l'Udinese per un infortunio muscolare, stanno migliorando e nel corso della settimana dovrebbe rientrare definitivamente in gruppo e aggregarsi alla squadra. Difficilmente però lo vedremo nella partita contro il Napoli. Potrebbe strappare una convocazione ma le sue condizioni andranno monitorate giorno per giorno. La priorità della Roma al momento è quella di recuperarlo pienamente senza affrettare i tempi al fine di evitare ulteriori ricadute. La sensazione comunque è che l'ora di Schick stia finalmente arrivando. Per la gioia di Di Francesco e dei fantallenatori che lo hanno comprato.

SCHICK: LA PUNTA CHE PUÒ FARE ANCHE L'ESTERNO

"Una delle questioni più interessanti e discusse riguarda proprio la collocazione tattica di Schick nel sistema di gioco di Di Francesco. Il mister della Roma ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni sul futuro tattico di Schick. Cerchiamo di analizzarle per capire come verrà impiegato il talento ceco una volta ritornato disponibile. Queste le sue parole:

 Si vede che ha l’istinto del campione, anche quando calcia in porta. Non sto a dire in che ruolo giocherà, magari cambierò qualcosa a livello tattico ma è un attaccante, non solo una prima punta, ma in futuro sono convinto che sarà un attaccante centrale. Dipende sempre dal sistema di gioco. Se andate a vedere le cose migliori alla Sampdoria le ha fatte partendo da destra, col piede invertito.

"Dichiarazioni molto interessanti. Cerchiamo di fare chiarezza. Schick non è soltanto una prima punta, anzi alla Sampdoria non ha mai interpretato il ruolo di centravanti stabile. Tatticamente agiva come una seconda punta, libera di spaziare per il campo, seguendo tutto quello che gli diceva il suo istinto. Molte delle cose migliori infatti, come ha riportato Di Francesco nell'intervista, le ha fatte vedere proprio partendo da destra, rientrando sul suo mancino. Perciò nel sistema di gioco del mister, Schick può giocare anche come esterno destro, anzi questa è la posizione in cui Di Francesco vuole allenarlo e in cui verrà maggiormente utilizzato. Tuttavia il tecnico ha fatto riferimento ad un possibile cambiamento tattico per permettere a Schick di integrarsi al meglio.

POSSIBILE CAMBIO MODULO? 

"Partiamo da un presupposto necessario per affrontare il seguente argomento: Schick non è soltanto un grande talento, che l'anno scorso ha stupito tutti a suon di prestazioni condite da gol e da giocate da vero campione. Schick è ad oggi l'acquisto più oneroso nella storia della Roma. Perciò non abbiamo dubbi che il suo acquisto abbia un preciso significato da parte della società, quello di voler valorizzare un giocatore che è considerato un possibile fuoriclasse e che in futuro la società potrà rivendere ad un prezzo molto alto. A nostro parere quindi Schick una volta tornato a regime sarà un titolare di questa squadra o comunque una risorsa su cui si appunterà l'attenzione di Di Francesco per valorizzarlo al meglio. Premesso questo, quando il mister dice "cambierò qualcosa a livello tattico" le possibilità sono due: o verrà modificata l'interpretazione dell'attuale modulo, senza stravolgimenti eccessivi oppure si potrebbe passare ad un altro modulo di gioco.

"La prima soluzione, che a noi pare più probabile, è quella di mantenere il 4-3-3, modulo in cui Schick ricoprirà il ruolo di esterno destro. Tuttavia, per non vincolare eccessivamente il ceco a compiti difensivi, Di Francesco potrebbe chiedere più copertura alla mezzala e al terzino di riferimento. Schick starebbe più vicino a Dzeko in una posizione molto simile a quella che ricopriva nella Sampdoria. Il sistema potrebbe virare nei fatti verso un 4-2-3-1, con Nainggolan trequartista e due mediani a copertura del centrocampo. Un sistema di gioco molto simile a quello spallettiano, quando Salah sembrava una vera e propria seconda punta più che un esterno nel tridente.

"Altrimenti Di Francesco potrebbe pensare direttamente ad un cambio modulo, varando un 4-3-1-2. In questo caso Schick si posizionerebbe nel ruolo di seconda punta accanto a Dzeko, con uno tra Perotti e Nainggolan nel ruolo di trequartista. Il centrocampo a tre sarebbe composto da De Rossi, Strootman e uno tra Nainggolan e Pellegrini (a seconda dell'utilizzo del belga come trequartista o no).

"Questa soluzione, che ha il pregio di inserire molti giocatori in ruoli a loro congeniali, valorizzando allo stesso tempo il talento di Schick, però presenta un inconveniente: tutti gli esterni su cui si poggiava il 4-3-3 difranceschiano, da El Shaarawy a Under, da Florenzi allo stesso Perotti, verrebbero accantonati. Ragion per cui crediamo che questa sia una possibilità al momento remota, che potrebbe essere presa in considerazione solo all'occorrenza per alcuni frangenti di gioco o se l'esperimento di Schick nel ruolo di esterno dovesse fallire.

"Ricordiamo inoltre che il ceco potrà essere utilizzato anche come punta centrale in alcune partite, anche se in quel ruolo il titolare inamovibile è ovviamente il fresco candidato al Pallone d'Oro Edin Dzeko e la sua riserva sulla carta è Defrel, richiesto espressamente da Di Francesco per coprire quel compito.

"In ogni caso la pazienza dei fantallenatori che hanno investito su Schick si sta esaurendo, speriamo che il ceco possa tornare presto a far cantare tutti i suoi possessori.

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