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Bruno Fernandes: se tre indizi fanno una prova

In questo primo mese di lavoro è stato il bianconero più in palla, riscatterà la passata stagione?

Redazione

Bruno Fernandes (1994) lo scorso anno è stata una delle tante delusioni bianconere. Ci si aspettava infatti un'ottima stagione a conferma di quanto fatto vedere nella sua prima stagione in Serie A. D'altronde se un giocatore a 19 anni conclude la prima esperienza nella massima serie segnando 5 goal fornendo 3 assist con una MediaVoto di 6,02 ed una FantaMedia di 6,69 in 24 presenze allora è normale che i fantallenatori ripongano parecchie aspettative.

D'altronde un fenomeno come Paul Pogba nella sua stagione d'esordio collezionò un bottino non troppo superiore a quello del portoghese giocando in una squadra di tutt'altro livello rispetto a quella friulana. L'ex Manchester United concluse la sua prima stagione raccogliendo 28 presenze condite da 5 goal ed 1 assist con una MV finale di 6,35 ed una FM di 6,95.

Il flop 2014/2015

Con Stramaccioni si pensava potesse fare il salto di qualità riuscendo a fornire con più continuità quelle prestazioni che avevano convinto Guidolin a puntare su di lui. È evidente che qualcosa è andato storto, probabilmente il giovane portoghese non ha sentito la fiducia del tecnico romano e non è riuscito ad esprimere il suo talento in maniera efficace. Una stagione chiusa comunque con all'attivo 3 goal e 2 assist, ma con una MV (5,75) ed una FM (5,98), entrambe insufficienti.

Prestazioni poco convincenti che ne hanno minato la titolarità: soltanto 15 presenze da titolare, a favore di giocatori più concreti, ma anche mediocri e con meno possibilità di estrarre dal coniglio delle giocate come questa.

La rinascita con Colantuono?

Per un ragazzo di appena vent'anni è strano e forse fuori luogo parlare di rinascita: una stagione storta può capitare soprattuto se la squadra intorno a lui non gira. Ma il Fernandes visto in questo pre-campionato è totalmente un giocatore rinato rispetto a quello visto sotto la guida di Stramaccioni, Colantuono fin da subito gli ha dato completa fiducia schierandolo sempre nella formazione titolare nel ruolo di mezz'ala. Il portoghese ha risposto sempre presente fornendo molte prestazioni convincenti che fanno ben sperare per la prossima stagione.

Ma quali sono i tre indizi che forniscono la prova a tutti i fantallenatori che quest'anno non è sbagliato puntare nuovamente sul portoghese?

La titolarità: Colantuono in tutte e 4 le amichevoli finora giocate (Shalke04, Ingolstadt, Panathinaikos, Galatasaray) lo ha schierato nell'11 titolare: segnale che il mister punta molto su di lui.

La grinta: quella che era mancata la scorsa stagione quando in più di qualche occasione si era visto un Fernandes evanescente, quello visto fino ad oggi corre, contrasta e recupera palloni come quando lo allenava Guidolin.

I bonus: a riprova degli indizi precedenti sono arrivati i goal (contro il Panathinaikos e nell'amichevole in famiglia), ma anche numerose occasioni create sia tramite conclusioni personali che con suggerimenti ai compagni. Inoltre in assenza di Di Natale è stato lui a battere gli angoli e qualche punizione.

È vero che per un brevilineo come lui è più semplice entrare subito in condizione e quindi fare la differenza rispetto ad altri compagni, ma il Fernandes visto fino ad ora è un giocatore mentalmente rigenerato che contro avversari tutt'altro che abbordabili ha saputo mettere in mostra lampi del grande talento intravisto con Guidolin.

Tenetelo sotto stretta osservazione: Bruno potrebbe essere una delle piacevoli sorprese della stagione 2015/2016.

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