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Juventus, Sarri: “Pjanic non ha un problema muscolare. Turnover? La squadra non è pronta”

Il tecnico bianconero è intervenuto in sala stampa alla vigilia dell'esordio stagionale in Champions League contro l'Atlético Madrid.

Fabiola Graziano

Con la brutta prestazione di Firenze ormai alle spalle, la Juventus è atterrata a Madrid desiderosa di dimostrare che il pareggio a reti inviolate dello scorso sabato è stato solo una brutta parentesi e che contro l'Atlético sarà tutta un'altra storia. A tal proposito, Maurizio Sarri si è soffermato con i giornalisti sulla preparazione del match, consapevole che per lui il Wanda Metropolitano sarà anche motivo di confronto con la grande rimonta dello scorso anno compiuta dal predecessore Allegri.

LE PAROLE DI SARRI

Sulla formazione:"In questo momento la mia sensazione è che la squadra non sia ancora pronta ad una rotazione netta. Vedrò come stanno i ragazzi domani e deciderò chi schierare. Dybala o Bernardeschi? Ripeto, la squadra non è ancora pronta per i cambiamenti. Devo fare molta attenzione alle scelte".

Sulla partita:"L'Atlético Madrid è cresciuto in termini di palleggio e tecnica. La squadra ha conservato il carattere del proprio allenatore. È fra le squadre che possono lottare per vincere la Champions. Ha perso Griezmann, ma ha preso un altro giocatore straordinario come Joao Felix. Poi ha giocatori decisivi che sono nell'età giusta per fare la differenza, mi viene in mente Saul per esempio: ha 25 anni, ma è uno dei più forti d'Europa. In gara secca l'Atlético può giocarsela con tutti".

Su Pjanic:"È a disposizione, domani vedremo se farlo giocare oppure no. Non ha alcun problema di carattere muscolare".

Sul centrocampo:"Khedira è un giocatore universale, Matuidi è campione del mondo in carica. Poi, oltre a loro, abbiamo giocatori che possono garantirci maggiore palleggio, ma vengono da situazioni complicate. Ramsey l'ultima l'ha giocata a marzo, Rabiot non ha mai visto il campo nel 2019. Devono ritrovare la condizione, anche se li vedo in netto miglioramento in allenamento".

Sull'ossessione Champions:"Non la sentiamo. Siamo la Juventus, scendiamo in campo sempre per vincere. Ma oltre a noi ci sono altre 12 squadre attrezzate per vincere. Il calcio italiano, in questo momento storico, è una realtà minore rispetto alle altre. Negli ultimi 20 anni abbiamo perso il primato che avevamo, solo per colpe nostre. Dobbiamo affrontare queste gare con determinazione e leggerezza, perché dobbiamo tornare a divertirci in campo. La fobia non ci deve toccare".

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