I fantallenatori vincenti sono ben consapevoli di come siano tante le variabili da considerare quando si disegna il proprio undici titolare. Alla vigilia di ogni turno di campionato, i giocatori della rosa vanno gerarchizzati, con cura maniacale, a seconda dello stato di forma, delle motivazioni, del livello del dirimpettaio di giornata e della collazione tattica. C’è, però, un aspetto che, nella maggioranza dei casi, incide più pesantemente degli altri sul rendimento dei propri pupilli: il fattore campo. Archiviato questo primo scorcio di campionato, sfruttiamo la pausa nazionali per analizzare come questo fattore ha influenzato le prestazioni dei giocatori della Serie A e come utilizzarlo per ottimizzare le scelte in ottica fantaformazione. In questo articolo ci concentriamo sui difensori, tra conferme, bocciature e qualche sorpresa.
IL FATTORE CAMPO: LA SITUAZIONE DIFENSORI ALLA 12a GIORNATA
Le prestazioni passate non sono necessariamente una garanzia per quelle future, ma sono utili indicatori che minimizzano il rischio di incorrere in autentici fantadisastri. Vediamo, quindi, sulla base di quanto visto nelle prime dodici giornate di Serie A, come il fattore campo ha inciso, in maniera più o meno determinante, sul rendimento dei migliori difensori del nostro campionato. Nella tabella sottostante, i 40 migliori difensori sono stati classificati in ordine decrescente di fantamedia totale (dal migliore, Caldara, al peggiore, Konko), ed abbiamo poi aggiunto le loro fantastatistiche casalinghe ed esterne. Da notare il fatto che non sono considerati coloro che non hanno giocato almento sei partite (cioè la metà di quelle disputate fino ad ora).
Le fredde cifre che abbiamo snocciolato mettono in evidenza tre categorie principali:
– I difensori ‘casalinghi’, che timbrano un rendimento marcatamente migliore tra le mura amiche;
– I difensori ‘corsari’, che si esaltano nelle difficoltà delle partite esterne;
– I difensori ‘baluardi’, le cui prestazioni sono meno influenzate dal fattore campo.
Siamo sicuri analizzerete questi dati con occhi famelici, noi comunque vi proponiamo le nostre osservazioni e vi lasciamo qualche (speriamo) utile consiglio.
I DIFENSORI ‘CASALINGHI’, DOMINATORI TRA LE MURA AMICHE
Va detto che, complice il fattore ambientale, la grande maggioranza dei difensori della Serie A dimostra un rendimento casalingo superiore rispetto a quello esterno. Partendo da questa doverosa premessa, è altrettanto vero, però, che per alcuni di loro la differenza è cosi marcata che li rende schierabili ad occhi chiusi solamente quando impegnati tra le mura amiche. E’ questo il caso, per esempio, per gli esterni difensivi del Torino (Zappacosta, De Silvestri e Barreca), per i centrali titolarissimi di Milan, Fiorentina e Cagliari (Paletta, Astori e Bruno Alves) e (un pò a sorpresa, ma non troppo) per due delle colonne del reparto arretrato juventino (Chiellini e Dani Alves). Come gestirli al fantacalcio? Per loro, come per tanti altri, vale la regola d’oro della rotazione: gettateli nella mischia quando giocano in casa, mentre ponderatene attentamente l’utilizzo quando sono impegnati in trasferta.
I DIFENSORI ‘CORSARI’, ARREMBANTI IN TRASFERTA
A questo gruppo appartengono quei difensori che, militando tipicamente in squadre di media o bassa classifica, possono non solo resistere alla pressione avversaria lontano dalle mura amiche, ma anche approfittare della loro propensione offensiva e degli spazi concessi dalle squadre di casa per timbrare qualche bonus. Non sono molti, ne siamo consapevoli, ma spulciando la lista ne possiamo individuare almeno quattro: Rispoli (Palermo), Cacciatore (Chievo), Widmer (Udinese) e Dramè (Atalanta). Se li avete in rosa e amate le emozioni forti, il nostro spassionato consiglio è quello di schierarli in partite esterne di media e bassa difficoltà: una mossa con un certo tasso di rischio, ma potreste estrarre un coniglio dal vostro fantacilindro.
I DIFENSORI ‘BALUARDI’, ASSOLUTE SICUREZZE IN CASA E FUORI
I difensori della categoria ‘baluardi’ garantiscono un rendimento mostruoso, poco influenzato dal fattore campo. Per i fantacalcisti d’Italia, questi giocatori sono una manna dal cielo, perchè, indipendentemente dal livello dell’avversario, assicurano con agghiacciante regolarità ottime prestazioni e preziosi punti. Sulla base di quanto visto in questo primo scorcio di campionato, tra i difensori di cui ci fidiamo ciecamente vanno annoverati Caldara (Atalanta), De Vrij (Lazio), Alex Sandro (Juventus), Manolas (Roma) e Acerbi (Sassuolo). Se ve li siete saggiamente accapparrati durante l’asta estiva, sapete che potete contare su di loro, sempre e comunque: a prescindere dall’avversario e dalla prestazione delle rispettive squadre, cadranno sempre in piedi. Oro colato, non vi pare?
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