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The Day After: 18a giornata

Tra gioie e dolori, lacrime e sfottò: il giovedì del fantacalcista

Nicolò Premoli

Difficile spiegarsi perché si festeggi l'Epifania: i pranzi e le cene natalizie sono ormai distanti due settimane mentre dei botti di Capodanno è rimasto soltanto l'eco. Eppure si festeggia: l'ultimo giorno per spezzare la settimana di lavoro e studio, la prima occasione del nuovo anno per gufare come disperati gli avversari confidando che i canditi non abbiano lasciato il loro strascico sui propri giocatori. Si sa, nei giorni di Natale spesso ci si lascia andare a qualche concessione di troppo - tra alcol e portate immense - e capita così di ritrovarsi Brozovic senza patente e Maxi Lopez in versione pollo allo spiedo.

Si accende la Lanterna

Capita talvolta di ritrovarsi in squadra due portieri che giocheranno la stessa partita. Il primo in casa, il secondo, ovviamente, in trasferta. Capita anche di dover scegliere tra i protagonisti di un derby. Si guarda ai precedenti, si analizzano le difese e gli attaccanti avversari e si fa una scelta. Confidando nella buona sorte e nel fatto che da più di 10 anni non venivano segnati più di quattro gol all'ombra della Lanterna. E' finita con ben cinque reti, con due doppiette messe in cascina da Pavoletti, rientrato dalla squalifica e Soriano. Montella inguaia il collega Gasperini e nessuno dei due portieri resta imbattuto. Una Lanterna decisamente luminosa: quella che ci voleva per riaprire l'anno.

Il teatro dell'assurdo di Cerci e l'ira di Ballardini

Berlusconi era stato piuttosto chiaro sul destino di Cerci. In poche, secche parole il fantasista destinato a vincere il Pallone d'Oro in Football Manager di qualche edizione fa non è considerato un giocatore da Milan dal massimo dirigente rossonero. Che forse forse l'ha tagliato dalla propria rosa per non assistere a quanto accaduto nella sfida contro il Bologna. Solo davanti al portiere, la possibilità di tirare o di passare a Bacca. Non certo quella di dribblare Mirante per poi farsi chiudere la porta in faccia. Dall'altra parte d'Italia invece Ballardini doveva aver lasciato in panchina Ilicic vista la reazione sul primo gol subito dai rosanero. E che dire dei buoni propositi di Zamparini che si era augurato un 2016 senza esoneri?

Ma ha segnato Defrel?

Mentre Dybala macina un altro gol e Umar fa quello che dovrebbe fare Dzeko, in provincia si rivede un certo Defrel che segna contro il Frosinone il primo gol della gara. Segna per modo di dire visto che ci si è messo di mezzo Ajeti, autore della deviazione decisiva. Un destino davvero amaro per il giocatore ciociaro che prima viene insultato prima per aver rubato il posto a Blanchard e poi per aver portato in dote un'autorete. Per un gol assegnato a fatica a Defrel ce n'è uno incontestabile per Icardi che pare deciso a riprendere il ruolino di marcia della scorsa stagione. Se l'Inter fosse una squadra di franta lascio vincerebbe tutte le partite facendo 66 punti. L'Epifania spegne definitivamente i colori del Natale, chiude un ciclo. Per la magia però basta Insigne che di controbalzo dipinge un piccolo capolavoro nell'ultima partita di giornata. Forse forse Natale non è ancora iniziato...

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