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Inter, Spalletti: “Obiettivi? Mercato? Vietato illudere i tifosi, abbiamo dei limiti”

Mister Spalletti chiude questa stagione 2017/2018 con una conferenza stampa ricca di informazioni sul proprio futuro e quello dell'Inter.

Giovanni Sichel

"Ad Appiano Gentile, quattro giorni dopo l'impresa dell'Olimpico, mister Spalletti si presenta davanti ai microfoni della sala stampa, non solo per riassumere quella che è stata la stagione della sua Inter, ma per parlare anche di quali sono gli aspetti da migliorare e quali gli obiettivi della squadra che dopo sei anni è tornata in Champions League. Molto si è concentrato sul mercato e su quanto importante sia non illudere i tifosi, perché il progetto nerazzurro è a lungo termine e pertanto deve procedere per step e non rischiare di bruciarsi.

SPALLETTI E I RINGRAZIAMENTI

""Ringrazio la società per avermi dato questa possibilità di vivere queste emozioni con questi colori addosso che mi sembra mi stiano anche bene. Per arrivare ad avere a che fare con questo livello per noi c’è stato da pedalare molto e da dover superare momenti difficili. Ringrazio tutti quelli che lavorano qui alla Pinetina, tutti. Ringrazio Stefano Vecchi e naturalmente i tifosi, che sono le nostra fondamenta sulle quali si possono costruire grattacieli pieni di vittorie".

SPALLETTI TRA COSA MANCA E COSA ASPETTARSI

""Noidobbiamo essere ambiziosi, vogliamo migliorare, perché qui vogliamo starci. Bisogna lavorare bene, bisogna essere bravi perché l'anno scorso all'inizio abbiamo sbagliato qualcosa. Come detto tante volte, non bisogna illudere i tifosi, i nostri obiettivi sono importanti, l’Inter ha quella storia lì, quella forza lì, quell'impatto, quel rumore di cuori, bisogna essere all'altezza di quello che è l’emozione che danno questi cuoriChe mercato andrà fatto? La società ha iniziato a muoversi bene, però poi bisogna far tornare dei conti. Il calcio è cambiato, cambiato in tutto: prima se davano un calcio di rigore non potevi tornare indietro, ora invece sì. Bisogna fare chiarezza: questo Settlement Agreement è stato firmato dalla proprietà precedente e noi l’abbiamo ereditato, di conseguenza bisogna osservarne i criteri.

"Dobbiamo quindi far tornare i conti e riuscire a sanare la società, come fanno tutte. Poi ci sono degli specialisti che fanno questo lavoro e bisogna rimettere i numeri a posto, poi magari si può investire mettendoci qualche cosa di più sopra, però poi diventa difficile fare nomi altisonanti come lo scorso anno. In tutto questo discorso, ci si può mettere che Cancelo e Rafinha in questo momento non si possono riscattare, vedremo in futuro.

"Lo scorso anno abbiamo fatto un mercato simile a quello che avevamo in squadra come valori. Borja Valero è un grande calciatore, Vecino anche, ma anche Kondogbia. Io venivo ad allenarlo la sera alle 8 perché volevo che restasse. Il Valencia ha messo la clausola da 80 milioni. Medel ha qualità e carattere. Sono andati via giocatori di livello, poi chiaro che arriva Skriniar e si rivela quello che è. Sono stati bravi i giocatori a portarci in Champions. Mi sembra di leggere una piccola differenza rispetto a come sono state trattate le diverse società da inizio stagione. La verità è questa. Siamo stati anche in difficoltà numerica, poi abbiamo preso Lisandro. Miglioramenti per il prossimo anno? Che mi volete far dire? Il Milan quando siamo partiti dove me lo collocavate con il mercato che ha fatto? Per quale motivo dovevo arrivare prima del Milan? L’Atalanta era davanti, la Lazio era davanti, la Roma… Ognuno è quello che si dice. Professionalmente ognuno è quello che dice. Noi siamo quelli che hanno questa classifica qui, inutile raccontare cose".

SPALLETTI SUI SINGOLI

""Icardi? Rimane difficile dire che faranno giocatori di questo livello. tenere uno che non vuole rimanere è difficile. Non è il suo caso, ma dico che non si può andare a fare una richiesta del genere, dipende da quello che capita sul mercato. Chiaro che se vanno via calciatori importanti diminuisce quella che è la possibilità di crescita, ammesso che non ne vengano di più importanti. Dipende da questo.

"Per quanto riguarda il mio contratto, ce l’ho, nell’Inter sto molto bene e dal mio punto di vista non sarebbe cambiato nulla anche se non avessimo raggiunto l’obiettivo. Un traguardo si costruisce con tantissimi fattori, lavoro, idee, fatica, e tutte queste cose portano benefici importanti. La società ieri ha ribadito che il contratto lo vogliono fare, ma a me interessa il giusto, visto che il contratto già ce l’ho. 

"Skriniar? Gli vedi sempre quella faccia lì, del tranquillo, che ti fa scegliere il posto dove andare e si mette a disposizione per gareggiare. Un ragazzo di carattere, personalità, integrità fisica. Lui ha sempre detto che vuole rimanere all'Inter: se venisse messo in discussione il suo futuro, mi dispiacerebbe al massimo livello.

"Avete visto Ranocchia? L’avete tritato per anni: fino a quando io rimarrò all'Inter lui rimarrà qui. E’ un giocatore fortissimo mentalmente. Posso dire che dentro lo spogliatoio è la coscienza per gli altri. Ci si passa davanti e ci si confronta e lì c’è il metodo di misura per essere puri al 100%: Ranocchia è interista al 100%".

SPALLETTI SU BROZOVIC

""Difficilmente prendo delle cantonate: con Brozovic l’ho presa nella prima parte della stagione, mettendolo in un settore di campo dove lo limitavo. Quando poi mancavano qualità di un giocatore che potesse ricoprire un ruolo preciso, lui ha dimostrato di averle. Un giocatore fortissimo in quel ruolo: ha giocato qualche volta mediano ma è sempre stato abituato a fare la mezzala. Nell'ultima gara ha fatto due rincorse di 70 metri incredibili e ha fatto vedere di esser capace di darci una mano importante. In quel ruolo non gli capiterà più di avere alternanza. Un giocatore fortissimo e si riparte da li".

SPALLETTI E IL CALCIOMERCATO

""Barella è un buon giocatore, Nainggolan anche. Lautaro Martinez l’ho visto soltanto in video, ma abbiamo gente che lo conosce bene di cui ci si può fidare, tipo Zanetti e Milito che l’hanno seguito e conoscono il suo valore. Chiaro che ci sono tutti quei passaggi da fare dove conteranno le sue reazioni, ma il calciatore è forte tecnicamente, fisicamente e sano mentalmente".

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