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Il Fantaeditoriale – L’estate sta finendo, il mito di Quagliagol no

La perla di Quagliarella, il flop momentaneo dei top come Icardi, Immobile e Cr7. La doppietta, inutile, ma fantacalcisticamente rivelante, di Piatek. I temi della terza giornata nel consueto Fantaeditoriale

Mario Ruggiero

"L'estate sta finendo. Lo comprendi dalla piacevole brezza serale, da un tempo non più sereno e dal fatto che le settimane sono scandite da aste su aste. Il mito di Fabio Quagliarella, invece, no. Non è agli sgoccioli. Ogni anno, una magia nuova, una perla diversa. Eppure, questo, sulla carta doveva essere il turno di Cristiano Ronaldo, di Ciro Immobile, di Mauro Icardi e Arkadiusz Milik. A salvare le castagne dal fuoco della metà degli allenatori ci pensano Krzysztof Piatek e i suoi fratelli: il centravanti polacco è capocannoniere del torneo insieme a Marco Benassi. Seguono a ruota Boateng, Defrel, Mandzukic e Perisic, in rete in questo turno.

IL MITO DI QUAGLIAGOAL

"Fosse un personaggio di Gomorra sarebbe l'Immortale: 35 primavere, 36 il prossimo 31 gennaio e ancora tanta voglia di stupire. Fabio Quagliarella si prende la scena siglando quello che potrebbe candidarsi già come la rete della stagione: una magia di tacco sul preciso cross del compagno di squadra Bereszyński. Ospina immobile, vede la sfera rotolare in porta, estasiato da cotanta bellezza, al pari dei tantissimi tifosi blucerchiati. Alzi la mano chi dopo l'incredibile scorsa stagione, condita da 19 goal, abbia puntato ancora sul talento di Castellammare di Stabia, subendo la vessazione degli altri astanti "quello dello scorso anno è stato il canto del cigno. Ormai è finito". Quagliarella è come un diamante, per sempre. E lo ha ribadito nello stadio più fascinoso d'Italia che aveva già ospitato un altro goal bellissimo come quello di Francesco Totti anni fa.

I FLOP DEI TOP

"Eppure doveva essere il turno dei vari Cristiano Ronaldo, Ciro Immobile, Arkadiusz Milik, Mauro Icardi. Quest'ultimo è stato il primo ad alzare bandiera bianca: un infortunio lo ha tolto, a sorpresa, dalla mischia alla vigilia della sfida con il Bologna di Pippo Inzaghi. Nulla di grave, l'ariete argentino ritornerà regolarmente al suo posto dopo la sosta. Chi, invece, ha giocato, ma non ha particolarmente convinto sono i tre summenzionati: il cinque volte pallone d'oro non si è ancora sbloccato in campionato. Ma è una prassi, ormai, comune, dato che carbura e macina quando il gioco si fa duro. Tuttavia, la prestazione di Parma non è stata esageratamente eccezionale sebbene lavori molto di squadra.

"Si prospettava un turno facile per i possessori di Ciro Immobile che, invece, raccoglie anche lui un'insufficienza contro il neo-promosso Frosinone. Una nitida palla goal, poi il nulla per il centravanti biancoceleste che, lo scorso anno, di questi tempi avrebbe fatto di lì a poco tripletta al Milan di Vincenzo Montella. Giornata non facile nemmeno per Milik che naufraga insieme al Napoli al "Marassi", ammaliato anche lui dalla perla di Quagliagoal. Insomma, turno poco agevole per i top-player in attacco. Ma siamo sicuri che si riscatteranno a breve.

PIATEK E I SUOI FRATELLI

"Per fortuna, fantacalcisticamente, c'è una Sparta che piange ed un Atene che esulta. Lo fanno coloro i quali hanno puntato su Krzysztof Piatek. La punta polacca ha siglato una doppietta, oggettivamente inutile per l'andamento della gara, ma fondamentale in ottica fantacalcio, mostrando il suo repertorio migliore: rete di sinistro, rete di destro, abilità nel controllare la sfera in un fazzoletto. Potrà davvero essere una sorpresa. Ad oggi è il capocannoniere del torneo insieme a Marco Benassi, centrocampista della Fiorentina che, dopo un'annata in chiaroscuro, sta mostrando di nuovo il suo potenziale da mezz'ala da 7/8 reti a torneo.

"Bene anche molti top a centrocampo come Ivan Perisic e Luis Alberto. Oltre che Kevin Prince Boateng, vera anima di questo Sassuolo secondo in classifica a quota sette punti e cenerentola di quest'inizio di campionato. La squadra di De Zerbi gioca un calcio piacevole e offensivo. I bonus saranno notevoli, come del resto lo stesso tecnico bresciano ha dimostrato nell'esperienza di Benevento.

"Chiudiamo con un'altra certezza: Mario Mandzukic. Anche lui, come Quagliarella, dimostra di essere un calciatore imprescindibile al netto della carta d'identità che avanza inesorabile: goal e assist fondamentali per espugnare Parma, con Dybala clamorosamente scalzato dall'undici titolare. Certezza per i fantallenatori, ma anche per il conte Max che, siamo sicuri, difficilmente si priverà della sua roccia croata.