serie a

Benevento, Lucioni allontana le accuse di doping e attende il rientro in campo

Il difensore giallorosso era stato trovato positivo ad un anabolizzante al termine della partita col Torino del 10 settembre

Nello Fiorenza

"Il capitano del Benevento si è presentato ieri mattina intorno nella sede della Nado Italia, all'interno dello Stadio Olimpico, per rispondere alle domande del Procuratore Cozzella. Il difensore giallorosso ha dichiarato quanto era già filtrato nei giorni scorsi: a procedere alla somministrazione del medicinale è stato direttamente il medico sannita nel tentativo di accelerare la guarigione di una ferita alla gamba. Mezz'ora di audizione dopodiché il calciatore si è aggregato ai compagni nel ritiro romano allenandosi regolarmente con la squadra di Baroni anche ieri.

L'impressione è che Lucioni prima di conoscere il suo destino (se ci sarà un processo sportivo) dovrà attendere che la Procura proceda alla convocazione del medico sociale del Benevento, la cui testimonianza a questo punto diventa cruciale per scagionare il giocatore e certificarne la buona fede.

"La sospensione cautelare durerà 60 giorni. La strategia difensiva dell’avvocato Saverio Sticchi Damiani punta sull'assoluta correttezza del suo assistito e sulla totale assenza di volontarietà: ovvero Lucioni non sarebbe mai venuto a contatto con lo spray cicatrizzante (il Trofodermin) se non in quella occasione e in maniera indiretta, al termine di un allenamento.

Prima di questa brutta storia il giocatore aveva messo insieme 84 partite su 86 (play off compresi in B e le prime 5 di A) nelle ultime due stagioni e mezza nel Sannio, quelle in cui il Benevento ha fatto il salto dalla Lega Pro alla massima serie.

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