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Udinese, come giocherà Tudor?

L'allenatore croato dovrà portare alla salvezza i friulani, proprio come nel 2018; schiererà i suoi con il 3-4-2-1 o il 4-4-1-1?

Carlo Cecino

Un anno fa ha condotto l'Udinese alla permanenza in Serie A nelle ultime quattro giornate di campionato; in questa stagione invece Igor Tudor avrà a disposizione dieci partite per la missione salvezza. Anno nuovo, ma stessi obiettivi per il tecnico croato, che dovrà decidere come plasmare la sua squadra per l'ultima parte di campionato: utilizzare lo stesso modulo dello scorso anno o cambiare formazione?

CON IL 3-4-2-1 

Nelle prime due partite della parentesi 2017-2018 Tudor aveva predisposto l'Udinese con la difesa a 3 e il doppio trequartista: Stryger Larsen, Danilo e Samir in difesa e Balic sulla trequarti. Esperimento che non funzionò dato che i friulani pareggiarono con il Benevento e vennero travolti dall'Inter. Chi sa però se l'allenatore -che da calciatore giocava con la Juventus- riproponga il 3-5-2 di Nicola, con la difesa formata da Larsen, affiancato sta volta da Ekong e De Maio (Nuytinck è ai box), e fluidificante di destra opti per Ter Avest, opzione più contenitiva, oppure scelga l'argentino Pussetto come esterno a tutto campo, per una variabile più offensiva. A centrocampo sicuri del posto Fofana e Mandragora, con Behrami che potrebbe riottenere più minutaggio. Il vero cambiamento sarebbe quello di posizionare De Paul più avanzato sulla trequarti e sgravarlo così da compiti difensivi; davanti Lasagna dovrebbe essere il terminale offensivo. Ipotesi bensì più suggestiva, con il rientro del difensore Nuytinck, è quella di inserire il belga tra i centrali di difesa, avanzare Larsen a stantuffo destro e portare Pussetto vicino a De Paul e dietro a Lasagna; il sacrificato sarebbe uno tra Behrami e Mandragora, però in questo modo la qualità offensiva dell'Udinese crescerebbe a dismisura.

CON IL 4-2-3-1

Ma Tudor lo scorso anno ha modificato lo scacchiere a causa delle difficoltà incontrate con il 3-4-2-1 e per le ultime due gare della stagione -le vittorie salvezza contro Hellas Verona e Bologna- aveva proposto un 4-4-1-1 che in fase d'attacco diventava un 4-2-3-1. Il croato aveva tolto un trequartista (Balic), spostato Larsen e Samir a esterni di difesa e adottato Barak fascia destra di centrocampo, con De Paul unica seconda punta a sostegno di Lasagna. In quelle partite furono decisivi gli inserimenti di Fofana, che da mediano diventava una sorta di punta aggiunta.

Tudor può quindi riproporre il 4-2-3-1 mascherato del 2018 spostando Larsen terzino destro, inserendo Zeegelar a terzino sinistro e a centrocampo Pussetto diventerebbe l'esterno destro alto. Una cosa è certa: De Paul non sarà più mediano, per la gioia dei fantallenatori, poichè giocherà a ridosso dell'attacco; inoltre Lasagna sarà il centravanti, con Okaka che dovrà conquistarsi la fiducia del mister di Spalato.

Dunque in Friuli è pronta un'altra rivoluzione, con Tudor che potrebbe impostare uno schema di gioco non troppo spregiudicato come quello di Velazquez a inizio stagione, e nemmeno un'impostazione eccessivamente difensiva come quella adoperata da Nicola. Nel frattempo diversi giocatori della rosa sono impegnati con le rispettive Nazionali -Musso, De Paul, Ekong, Lasagna, Mandragora e Larsen- indi per cui le prove della vera Udinese si avranno soltanto tra alcuni giorni, quando i Nazionali rientreranno a casa base.

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