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Taarabt al Genoa, cosa farne al fantacalcio?

Vizi e virtù fantacalcitiche e non dell'ex milanista

Nello Fiorenza

TAARABT AL GENOA, CHE UTILITÀ AL FANTACALCIO?

Dopo la gara di campionato  contro la Fiorentina, il tecnico Ivan Juric ha detto a proposito di Taarabt: «Adel l'ho messo dentro come ultima spiaggia, per disperazione. Aveva però solo venti minuti e l'ho notato. Ho rischiato, sapendo che ha qualità ma che era fermo da tempo». La condizione atletica del marocchino è ancora approssimativa e il suo inserimento non sarà così immediato come si possa pensare.

Taarabt aveva già lasciato il segno nella sua prima esperienza italiana con il Milan (nel 2014 con 14 presenze e 4 gol), salvo poi un paio di annate fallimentari tra Inghilterra e Portogallo per incomprensioni con allenatori e per un curriculum fatto di tanta discontinuità. Il Genoa adesso per lui rappresenta l'occasione per dimenticare il passato. Può tornare forte soltanto se dimostrerà predisposizione e si calerà con la giusta motivazione nell'ambiente rossoblù.

TAARABT AL GENOA, SARÀ TITOLARE?

Decisivo al debutto, Taarabt potrà alzare il tasso tecnico del reparto avanzato. Il dribblomane marocchino è un jolly offensivo, un esterno d'attacco che all'occorrenza può giocare trequartista.

Assodato che Luca Rigoni è fondamentale dal punto di vista temperamentale e tattico nel ruolo di finta ala. Serve qualcuno che salti l'uomo e rifornisca il CholitoSimeone. La concorrenza è nutrita e di prim'ordine quindi: Ninkovic, talentino serbo esploso nella prima parte di stagione, e Raffaele Palladino, un fedelissimo dello stesso Juric.

Taarabt deve ritrovare condizione e brillantezza per convincere il tecnico croato. Ad oggi parliamo di un giocatore inseribile tra il settimo  (meglio se in leghe numerose) e l'ottavo slot del centrocampo. Sarà dunque un'altra scommessa? Per il momento un'alternativa di lusso in fase di valutazione delle scelte d'attacco.

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