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Roma, Kolarov mette il settimo sigillo: è il migliore in Europa

Stagione pazzesca per il terzino giallorosso con 7 centri in campionato, un confermatissimo status da rigorista e record stracciati: è lui il migliore in Europa.

Giuseppe Ronco

"Un difensore rigorista è certamente un patrimonio fantacalcistico e una risorsa da tutelare enormemente: guai a lasciarlo in panchina, con o senza modificatore, a prescindere dalla partita. E in questa stagione languida di bonus per i centrocampisti, è oro colato ritrovarsi un bomber proprio tra i difensori, soprattutto quando non te lo aspetti. Perché difensori dal nome altisonante e con il vizio del gol, a secco, quest'anno ce ne sono parecchi, da Skriniar a Koulibaly passando per Masiello e Caldara.

"E tra le sorprese è impossibile non nominare Mancini (cinque centri per lui) e, su tutti, Aleksandar Kolarov, terzino sinistro classe '85 in militanza alla Roma. Vecchia conoscenza del nostro calcio (82 presenze e 6 reti con la Lazio dal 2007 al 2010) e insignito di un passato illustre ( sette anni e 165 comparse con la maglia del Manchester City), il serbo non è certo una novità. Mancino cinico e letale, uomo assist per eccellenza, mai però aveva messo a segno più di 3 reti in una singola stagione: e pensare che siamo a 7 goal con 14 partite ancora tutte da giocare, è roba da strabuzzare gli occhi.

ROMA: I 7 SIGILLI DI KOLAROV

"La media goal è praticamente triplicata: Aleksandar è passato da un gol ogni 17 gare della stagione passata (35 presenze e due reti) a marcare il tabellino ogni tre partite. Decisamente meglio anche rispetto alla sua annata migliore, 2015-2016 al City con tre centri in 29 apparizioni (uno ogni dieci partite). Un vero e proprio craque, con uno score destinato solo a migliorare in virtù di quello status di rigorista ormai acquisito definitivamente: dei 7 centri in campionato, ben 3 sono arrivati dal dischetto, e la percentuale realizzativa (neanche un rigore sbagliato) fa pensare senza particolari dubbi che sarà lui di qui alla fine a detenere il compito di presentarsi davanti ai portieri avversari. Ed è già primato europeo: nessun difensore dei cinque maggiori campionati ha fatto meglio di lui.

KOLAROV, DAI FISCHI AGLI APPLAUSI 

"E le aspre contestazioni della Curva Sud sembrano ormai un lontano ricordo. Perché nel momento più buio della squadra, quella gara contro l'Inter all'Olimpico di inizio dicembre in cui la Roma si è giocata tanto, davanti ad Handanovic si è presentato proprio lui, dal dischetto. Glaciale, sigla quello che allora era il suo terzo centro: da lì, sei gol e un assist tra campionato e coppa gli sono valsi le simpatie della curva e dei tifosi, oltre che il ritrovato quarto posto (+3 su Lazio e Atalanta e a una sola lunghezza dal Milan). Dei fischi, non si ricorda più nessuno: adesso per Kolarov c'è spazio solo per gli applausi.

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