serie a

Genoa, bene Pandev e Piatek ma c’è ancora tanto da lavorare in difesa

Alcune considerazioni post-Sassuolo che tornano utili per valutare i calciatori liguri durante la sosta delle nazionali

Claudio Cutuli

"Arriva la sosta anche per il grifone, reduce da un pesante 5-3 esterno contro il Sassuolo. Per Ballardini c'è ancora tanto da limare e sistemare in una rosa che, comunque, promette garanzie e soddisfazioni sotto l'aspetto fantacalcistico. Male Marchetti, in ritardo di condizione Zukanovic mentre l'attacco è già rodato. Abbiamo contattato i nostri esperti, per capire qualcosina in più sui singoli rossoblù e su come gestirli al rientro dalla sosta.

GENOA, LE NOTE POSITIVE

"Piatek - ''Tre tiri in porta, due gol. Poco più a dire la verità: meno nel vivo del gioco di una settimana fa, come testimoniano i 17 palloni giocati - esattamente la metà rispetto alla partita con l’Empoli. È chiaro che l’evoluzione della gara non l’ha aiutato a entrare in partita. Rimane impressionante la sua media realizzativa e la facilità con cui riesce ad andare a rete. Per chi lo deve ancora prendere ormai l’effetto sorpresa è decisamente svanito e si può pensare di alzare un po’ il budget per assicurarselo, per chi ce l’ha già invece il consiglio è quello di sfruttarlo finché dura: superata la sosta sarà difficile tenerlo fuori.Occhio al mercato: a gennaio molti club tenteranno l'assalto, ma noi in tutto ciò ci auguriamo che Preziosi ci faccia il regalo di tenerlo fino a fine stagione… ''.

Pandev -''Per quanto riguarda il reparto avanzato, molto bene come al solito il macedone che si conferma il solito sprecone davanti alla porta (occasione colossale divorata sull’1-1), ma che con un regalo della retroguardia avversaria trova comunque il gol. Ripetiamo che non è un habitué e che la rete è stata più frutto del caso che non di altro. Ad ogni modo, gol a parte, il solito grande lavoro per servire le due punte con i tempi giusti quando concesso e spalle alla porta per far salire la squadra. Tanto più con questo modulo sarà quasi impossibile vederlo sacrificato: la sua assenza causerebbe la completa mancanza di dialogo tra i reparti, col centrocampo che rimarrebbe troppo schiacciato indietro e le due punte (che spalle alla porta faticano molto) che sarebbero servite poco e male''.

"Favilli - ''Molto bene anche l'ex Ascoli, che non ha toccato moltissimi palloni ma è stato molto utile nel finale con la sua fisicità per aprire gli spazi, riempire l’area di rigore e dare fastidio agli avversari con la sua fisicità: non a caso i due gol della ripresa lo vedono protagonista, nelle vesti di assistman per il gol di Piatek e come recupero palla in quello di Pandev. Per ora il ruolo di subentrante nel finale di partite da recuperare/sbloccare abbiamo capito che gli si addice molto, vedremo se potrà ambire anche ad un ruolo da attore protagonista dall’inizio''.

GENOA, LE NOTE NEGATIVE

"La difesa - ''Singolarmente si è notato un Biraschi spaesato e veramente poco sul pezzo, uno Spolli pessimo in marcatura (anche sui palloni alti, suo pezzo forte…) e uno Zukanovic praticamente fermo, completamente fuori forma. In panchina Lisandro e soprattutto Günter scalpitano, ma Ballardini è un conservatore e sa che stasera non sarebbe bastato cambiare gli interpreti per ribaltare la situazione. Si può quindi stare relativamente tranquilli rispetto alle posizioni di Biraschi e Spolli nel breve periodo, ma forse ha intravedere qualche certezza in meno nel medio-lungo, quando comunque qualche occasione gli altri l’avranno avuta''.

"Criscito e Romulo - ''Loro due erano state tra le note più positive della scorsa giornata. Criscito surclassato, più che altro sul piano fisico, da Lirola: non è ancora al top della forma e deve ancora prendere le misure ad un ruolo quasi inedito per lui. Discorso simile per Romulo, che a centrocampo è sembrato un po’ spaesato e privo di riferimenti su cui appoggiarsi in uscita di palla. Situazioni comunque decisamente recuperabili le loro, una partita storta può capitare. Però non affidategli troppe responsabilità''.

Marchetti - ''Il riflesso felino su Zajc era stato un bluff che nascondeva una forma fisica da ritrovare ed anche una lucidità mentale decisamente dispersa. È chiaro che la situazione della squadra non ha aiutato a mantenerlo calmo e in fiducia. Situazione assolutamente in evoluzione la sua: settimana scorsa saliva, questa scende. Tocca aspettare ancora un po’ per un giudizio definitivo''.

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