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Da Bernardeschi a Correa, occhio al ‘dodicesimo uomo’: le opportunità…dalla panchina!

Ecco chi sono e che caratteristiche hanno i giocatori più impiegati a gara in corso dagli allenatori della nostra Serie A.

Marcello Pelosi

"L’incubo di giocare con l’uomo in meno è sempre vivo dietro l’angolo e uno dei parametri principali che concorre a determinare l’appetibilità di un giocatore in sede d’asta è certamente la sua titolarità. Esiste però una categoria di calciatori a parte, dei veri e propri dodicesimi uomini, che malgrado si vedano di rado nell’undici titolare delle proprie squadre, hanno la loro indiscutibile importanza nella gestione della partita, al fine di capovolgereo preservare il risultato maturato in corso d’opera.

"Si tratta di profili da tener d’occhio con molta attenzione in sede d’asta, perché spesso sottovalutati e pertanto facili da accaparrare ad un ottimo rapporto qualità/prezzo. Malgrado ognuno di essi meriti probabilmente un capitolo a sé stante, è possibile dividere coloro che appartengono a questa categoria in tre ulteriori tipologie ben distinte. Andiamole a studiare insieme una ad una.

"TIPOLOGIA NUMERO UNO – IL RICAMBIO OFFENSIVO: La categoria più nutrita e probabilmente più interessante dal punto di vista Fantacalcistico è quella alla quale appartengono tutti gli attaccanti e gli esterni offensivi che abitualmente vengono inseriti a partita in corso per spaccare in due il match. Negli anni è stato celebre il caso di Dries Mertens, che sotto la gestione Ancelotti è tornato ad alternare presenze da titolare a ottime prestazioni da subentrato, come quella ancora fresca della scorsa giornata di campionato contro la Roma.

"Veri e propri titolari aggiunti di questa annata, dall’alto delle loro 8 presenze guadagnate a gara in corso,sono anche anche Patrick Cutrone, il sempre presente Kownacki della Samp, Keita Balde ed il trequartista laziale Joaquin Correa. Ogni squadra (o quasi) vanta comunque il suo uomo su cui poter fare affidamento, cosicché all’elenco possiamo facilmente aggiungere anche i numerosissimi Benardeschi, Douglas Costa (Juventus), Babacar (Sassuolo), Teodorczyck (Udinese), Barrow (Atalanta), Ceravolo (Parma), Okwonkwo, Orsolini (Bologna), Farias (Cagliari), Paloschi (Spal) e Schick (Roma). Tutti sopra quota 6 presenze da subentrati.

"TIPOLOGIA NUMERO DUE – CORSA, EQUILIBRIO E QUANTITA’: Molto validi al fine di portare a casa un voto in caso di emergenza, ci sono poi quei profili protagonisti dei cambi più conservativi, utili per rinforzare gli argini o per far rifiatare i colleghi impegnati in quelle zone di campo dove occorre un maggior dispendio di energie. E’ questo il caso su tutti di Everton Luiz della Spal, roccioso centrocampista subentrato per ben 7 volte in questa stagione. Difficile non menzionare, inoltre, il duo del Milan composto da Laxalt e Castillejo, così come i vari Emre Can e Mazzitelli, spesso chiamati in causa per dare man forte alle linee mediane di Juventus e Sassuolo.

"TIPOLOGIA NUMERO TRE – IL JOLLY: Vi è, per concludere, una serie di calciatori che si colloca perfettamente nel mezzo, formata da tutti quegli elementi che vengono valutati dai propri allenatori come dei veri e propri jolly. Si tratta per lo più di centrocampisti di indole offensiva, in grado di cambiare l’assetto della squadra in maniera differente a seconda che vengano schierati in luogo di un attaccante o di un giocatore in grado di garantire maggiore copertura. Il re di questa selezione è sicuramente Daniel Bessa, protagonista di una stagione che fino a questo momento gli vale un’insperata fantamedia del 6.56. L’ex Verona è stato infatti investito di compiti molto differenti a seconda del risultato, sostituendo una volta per ciascuno Pandev, Hiljemark, Medeiros e persino un centrale difensivo come Nicolas Spolli.

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